Food Personality. Dimmi che hai nel carrello e ti dirò chi sei

Ore 19.30. Una colonna interminabile di cestini per la spesa e poche idee su cosa comprare per la cena.

Quando le idee mancano spesso ci si trova a sbirciare nei carrelli altrui in cerca del guizzo mancante di creatività. In anni di allenamento ho maturato una certa teoria:

Ecco le mie personalissime conclusioni sui tratti di personalità emergenti da GDO:

L’OSSESSIVO – COMPULSIVO. Certamente nel suo carrello non mancano cumuli di cibo ‘uno via l’altro’: pistacchi, arachidi col guscio, olive in salamoia e baci di dama fanno irrimediabilmente parte del suo mondo.

L’EIACULATORE PRECOCE. Godibile, fruibile, veloce è il suo motto. Se dentro al suo cestino scorgete una combinazione  di mortadellina intera, carciofini sott’olio, polenta precotta e caffè liofilizzato.. Beh, datevela a gambe. Come potreste mai affidare il vostro piacere a un uomo disposto nemmeno a pelare* una patata*?
* Qualsiasi riferimento a ortaggi e preparazioni è da ritenersi puramente casuale.

tartaruga

IL PIGRO. Come potrebbe mai vivere senza tonno sott’olio, uova, formaggi confezionati, tortellini e pasta alla carbonara surgelata? Se è carino e vi capita d’abbordarlo, in seguito non chiedetegli mai, e dico mai,  di ripararvi il lavandino che perde. Fareste prima a sparare al massimo i termosifoni e a trasformare il vostro soggiorno in un thermarium.

IL PALESTRATO.  Quello che è tutto un ‘veleno’. Lui non usa il carrello, per principio. Lui regge, con la sola imposizione del dito mignolo, il suo cestino. E lo troverete, a intervalli regolari, tutto intento a cercare il riflesso dei suoi bicipiti nei  profili d’acciaio del banco frigo. Tonnellate di petto di pollo, rucola, acqua naturale iposodica, agrumi e, come atto di massima trasgressione, un ananas intero. Raggiunge l’apice del piacere nel momento stesso in cui, col cestino traboccante, vede evidenziarsi la linea dei suoi pettorali attraverso la maglietta. Non guarderà mai e vostre tette, rassegnatevi,  sarà sempre troppo impegnato con le sue. Amen.

QUELLA CHE SE LA RACCONTA. A turno ci siam cascate tutte . Barattoli su barattoli di yogurt magro, cereali integrali, confezioni di latte da cui si cerca di eliminare persino il Muuuuuuuuuuuu d’origine. Gallette di polistirolo che poi te ne mangi un’ottantina e ti conveniva farti fin da subito un’amatriciana. Mele a non finire, insalata, sedano, carote, tonno al naturale, un petto di tacchino che l’ultimo filetto di grasso l’ha visto la sua tris tris trisavola. E poi.. trackkkkkkk, beccata!! Sì, dico proprio a te: solleva un attimo le quindici bustone  d’insalata… Sì, proprio quelle. Che ci fanno, ben celati, brick di tè freddo super zuccheroso, tavolette di cioccolato in almeno 5 varianti e un mare di pizzette di pasta sfoglia? E non  usare la scusa del pre mestruo..

gall gym

L’ETERNO SINGLE: quello che è tutto birre, tonica, cola, chinotto (non ridere), succhi ‘uno di ogni tipo’, bibite che la grande distribuzione non sa nemmeno di avere a scaffale, estratto di barbabietola amara, salame, pop corn e rutto libero. A casa sua ti sentirai dire: “Ops, l’acqua l’ho finita”. Se è sufficientemente carino da ritenerlo irrinunciabile, al primo tête-à-tête ricordati di portare almeno la schiscetta.

 

Ecco, hai capito?!?
Ora corri a metter giù quella mortadellina!!

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